15 DICEMBRE 2019
108 ° FIERA DEL BUE GRASSO
CON IL GRAN TRIONFO DEI 7 TAGLI DI BOLLITO BRA E LA CHIESA DI SAN FIORENZO
Viaggio di gruppo con accompagnatrice
La Fiera del Bue Grasso è un appuntamento annuale importante e sempre dolcemente atteso per i carrucesi, caratterizzato dalla preparazione del piatto tipico: il Bollito, un monumento della tradizione gastronomica italiana.
La sua preparazione semplice, ma lunga e paziente, in tempi di frettolosità culinaria lo ha reso sempre meno frequente sulle tavole familiari, ma è molto amato da chi di cucina se ne intende.
Opulento, profumato, fumante: il Bollito Italiano è uno dei piatti più monumentali della tradizione gastronomica invernale carrucese.
Non ci sono dubbi: a segnare la gastronomia italiana è stato il Bollito Misto alla Piemontese. Nella letteratura il bollito appare nel 1887 in «Cucina Borghese semplice ed economica», edito da Vailardi e di autore ignoto. Per parlare di Gran Bollito, piatto preferito da Vittorio Emanuele II, è doveroso riportare la «regola del sette» di Giovanni Goria, Accademico della Cucina. L’Accademia italiana della cucina ha ricostruito la ricetta chiamandola «Grande Bollito Storico Risorgimentale Piemontese».
Il gran bollito misto alla Piemontese si compone di sette tagli: tenerone, scaramella, muscolo di coscia, stinco, spalla, fiocco di punta, cappello del prete. In pentole diverse si cuociono invece i sette ornamenti: la testina di vitello completa di musetto, la lingua, lo zampino, la coda, la gallina, il cotechino e la rolata.
La tradizione dei bolliti in Piemonte ha una lunga storia originata dalla consuetudine dei mercati di bestiame che a Carrù (Cuneo), capitale del bollito, si svolgono dal 1473. In questa nostra splendida e piccola isola dal 1910 si celebra la Fiera del Bue Grasso, il secondo giovedì antecedente a Natale: una grande festa dei sapori in cui il Gran Bollito trova il suo momento di pura gloria!
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